mercredi 9 janvier 2008

Mithos?

Non so se avete mai avvertito quel prurito (certe volte mi chiedo a chi mi rivolga) che vi spinge a scrivere qualcosa che abbia un senso.
No, non mi riferisco agli appunti da post-it nè parlo di sfoghi estemporanei da blog.
Intendo dire, qualcosa che abbia un senso. Qualcosa che sia preceduta da un disegno completo, da una visione d'insieme. Qualcosa che lasci il segno in chi legge. Qualcosa che dica qualcosa.
E' una missione improba, me ne rendo conto, e il pensiero di poterla intraprendere forse fa rima solo con illusione.
Però andiamo, secondo me tutti han provato quella prurigine almeno una volta: c'è chi l'ha catalogata come una fastidiosa perversione da reprimere, chi ne ha dato libero sfogo, chi non si capacita come possa esser toccato proprio a lui, chi c'ha fatto un sacco di soldi e chi la asseconda come una moglie stupida. Fatto salvo il primo caso, il denominatore comune è la costante paura di non essere all'altezza del senso che si vuole coccolare. Di non essere capiti. O peggio che della tua visione d'insieme non freghi niente a nessuno.
La ricerca del senso ti strema perchè viaggia nella tua testa a velocità supersoniche e a volte non è facile inquadrarne i contorni, macchiarlo d'inchiostro e imbrattare di lui la carta. Lo vedi che c'è, lo senti girare all'impazzata e il rumore che la sua rivoluzione compie è spesso insopportabile, ma il senso è sfuggente, troppo ammaliante perchè non ama lasciarsi distinguere.
Solo l'arte riesce a rallentarne il moto e solo l'arte ce lo fa intravedere, dietro la suggestiva cortina della sensibilità personale. Per questo parlavo di impresa improba, prima.
Mica volevo usare improba per darmi un tono.

1 commentaire:

Unknown a dit…

giusto.
e (cazzo!) questo è ancor più vero per qualcuno che cerca di scrivere una tesi ma che sa che se rimanesse nella sua testa potrebbe vivere cent'anni nell'illusione di avere in serbo una rivoluzione.
Poi la si scrive, qualcuno ti dice che è una merda ed ecco che il mondo appare nel suo grigiore mesto.
Cosa conviene fare allora: vivere nell'illusione o disilludersi tristemente?
Forse basterebbe impegnarsi e scrivere qualcosa di decente, ma sinceramente: ne vale la pena? non sarà più divertente andare in giro ubriaco a millantare conoscenze basate sul nulla?!
ciao cla.

PS BOOOONAA la pasta di ieri!