mardi 10 juin 2008

Io traduco - Grand Theft Auto IV

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Raramente l’eccitazione ci ha colto così tanto nel momento di far scivolare il disco nei lettori di PS3 e Xbox 360. GTA IV, il nome basta a destabilizzare, tanto ci si è immaginati cosa poteva
nascondere il gioco più atteso dell’anno. Tre lunghi anni e qualche mese dopo San Andreas, la serie appoggia le sue valigie a Liberty City, metropoli ispirata a New York e già teatro degli avvenimenti di GTA III.
Ma il paragone non si spingerà più lontano; questa nuova puntata fa di nuovo visita a un luogo già culto per caricarlo di nuova vita e di mistero e si prepare a a stupire più di un giocatore. Un immenso campo di gioco trasformato per l’occasione in un autentico inferno. Lasciamo spazio ai regolamenti di conti.

Taglia e corporatura media, barba di due giorni, look semplice e trasandato, un fisico francamente poco eclettico...Niko Bellic non ha niente dell’eroe che ciondola le spalle e fa cascare a terra dozzine di ragazze. Agli antipodi di ciò che sprigionavano i Tommy Vercetti, i Carl Johnson e compagnia, il personaggio che il giocatore incarnerà per dozzine di ore mette da parte i cliché di una volta.

Rockstar è maturata insieme alla sua serie, più inquietante che mai. Arrivato dritto dritto dall’Europa dell’est, Niko ritrova suo cugino Roman, installatosi a Liberty City, che gli promette una vita tranquilla e lussuosa, come una pensione meritata. Il sogno americano che, evidentemente, non approderà a nulla per il nostro “uomo dei Balcani”, presto di fronte a una realtà più cupa di quella che gli aveva descritto il buon vecchio Roman.

Al suo arrivo, Niko si rende conto dei danni: una compagnia privata di taxi dal business poco florido, una camera di albergo che comprende il minimo indispensabile…né spille di strass né paillettes, neanche belle carrozzerie o spogliarelliste, tantomeno l’ombra di un alloggio decente. La caduta è rovinosa. Il quadro immaginato da Niko è offuscato dai debiti accumulati dal suo caro cugino, riconosciuto specialista nell’attirare le fulmini di manigoldi poco raccomandabili. Egli ha infatti bisogno dei pochi talenti che possiede Niko per mettere un po’ d’ordine all’interno di una vita minacciata ogni giorno…

Liberty City non ha più niente a che fare con la città di GTA III. Interamente modellata da un motore grafico che segna un’evoluzione tecnica della serie, la città si compone di tre isole principali (più una quarta, di misura inferiore) che il giocatore percorrerà da est a over, durante il suo “giro turistico”. Il giocatore a volte avrà l’impressione di non essere che un ramoscello fra i tanti in mezzo a quella giungla urbana che brulica di piccoli dettagli. LiberyCity ha un’anima e non ha affatto bisogno delle azioni e dei maneggi di Niko per vivere e assistere alla sua popolazione attendere le proprie occupazioni. Dall’alba al tramonto, questi passeggeranno, faranno il proprio jogging, puliranno la strada fronte casa, risponderanno al telefono, si accenderanno le sigarette, faranno la spesa e a volte si sottometteranno all’autorità delle forze dell’ordine, onnipresenti. Niko inizierà e finirà l’avventura come un cittadino fra milioni, senza essere quell’amante delle catastrofi che potevano essere i suoi predecessori. Più che in passato, la discrezione è consigliabile e chiunque si rifiuterà di mantenere un basso profilo ne pagherà le conseguenze che potranno tradursi tanto in un arresto quanto in una morte provocata da una sparatoria fra Niko e le forze di polizia.

Il giocatore deve adottare questo atteggiamento non solamente a piedi ma anche in macchina. Così, al pedaggio, se non viole avere delle noie, Niko dovrà pagare come tutti. Una piccola frenata davanti lo sportello e il nostro amico infila una moneta che gli concede l’accesso al prossimo tronco autostradale. Una guida troppo spericolata può perfino costargli la vita. Se non è raro, dopo uno scontro frontale, che un civile apra la portiera del suo mezzo, barcolli e poi si accasci senza vita sul marciapiede, è altrettanto possibile vedere Niko attraversare il parabrezza della propria autovettura.

Le conseguenze di un incidente del genere dipendono allora dal livello della vostra barra di energia, simbolizzata da un semicerchio verde intorno alla mini-mappa (che è possibile raddoppiare con un giubbotto anti-proiettile). Date le difficoltà incontrate nel padroneggiare la guida di GTA IV, il giocatore sceglierà di frenare e di evitare il traffico piuttosto che tentare di farsi strada a forza o di infilarsi in un vicolo cieco. In effetti, la guida è delle più ostiche: non è raro rimbalzare contro gli elementi dello scenario.E’ in effetti complicato rimettersi in cammino che bisogna assolutamente rilasciare l’acceleratore per girare e ogni curva dev’essere ampiamente anticipata. Similmente ai precedenti GTA, la guida non permette di soffrire il peso reale dei veicoli, molto instabili, ma costringe per la prima volta a viaggiare a una velocità ragionevole. D’altro canto, per quanto riguarda i viaggi lunghi, si opterà spesso per i taxi. Premendo un tasto, Niko fischia e salta dentro il primo taxi libero. Al giocatore la scelta di saltare il tragitto in tempo reale (mediante qualche dollaro in più) o di concedersi il tempo d’essere sballottato dalla guida, spesso approssimativa, dei tassisti di Liberty City.

Questo ci porta a parlare di uno dei pilastri portanti di GTA IV, il furto delle macchine. Un aspetto migliorato, reso più realistico, a tal punto che si evita il più possibile di porsi davanti a un veicolo per estrarne con la forza il proprietario. Innanzitutto, questo perché attraversare una via di Liberty City senza prendere il tempo di guardarsi ai due lati della strada è prendersi il rischio di essere urtati se non addirittura schiantati da non importa chi non abbia avuto il tempo di frenare.

Inoltre, perché i civili hanno la tendenza a ribellarsi piuttosto frequentemente, protetti dall’abbondanza di vetture della polizia. Di colpo, se il giocatore ha bisogno di un veicolo, farà piuttosto la scelta di forzarne uno , stazionando in un luogo più quieto e meno frequentato dalle forze dell’ordine. Ma un'altra difficoltà gli si parerà davanti: ormai gli abitanti di Liberty City hanno la spiacevole mania di chiudere le proprie macchine…logico. Niko dovrà dunque infrangere il vetro per penetrare all’interno del veicolo e poi improvvisarsi elettricista collegando i cavi d’avviamento sotto il volante. Durante tutto questo tempo trascorrono preziosi secondi, aumentando il rischio di essere colto in flagrante. Ma una volta che il bolide è rubato, non per forza Niko è fuori da ogni impiccio. Al giorno d’oggi, la maggior parte dei veicoli hanno l’antifurto…in GTA IV pure…Non gli resta che sperare nessuna vettura della polizia incroci il suo cammino sino all’arresto delle luci d’emergenza, vale a dire per una dozzina di secondi scarsa.

Evidentemente, Niko non passa tutto il suo tempo a spasso. E’ un uomo d’azione. Magistralmente animato, approfitta anche lui del nuovo motore grafico e fisico per guadagnare, nelle sue azioni, in credibilità. Se i combattimenti a mani nude si accontentano di pochi e sommari movimenti (pugni, calci, testate…) e risultano abbastanza mosci, le sparatorie dal canto loro hanno raggiunto un livello enorme. La possibilità di potersi riparare dietro qualunque elemento dello scenario permette a Niko di sparare e di ripararsi in alternanza (può anche sparare al riparo se l’angolo glielo permette) e di ricaricare l’arma al coperto. Inoltre può scivolare come un giocatore di paintball da un riparo all’altro grazie alla semplice pressione di un tasto. E quando quello diventa capriccioso (il giocatore vuole mirare un nemico ma il mirino insiste su un altro avversario), è possibile passare in giocabilità manuale grazie all’aiuto dello stick analogico di destra.

Durante queste sparatorie, il gioco si trasforma in uno sparatutto in terza persona molto efficace malgrado alcune lacune a livello di disposizione degli oggetti nello spazio e di camera, spesso traditrice nella foga dell’azione. Ma come tutti i GTA che si rispettano, l’arsenale a disposizione di Niko (pistole, mitragliette, fucili a pompa, da cecchino, granate, molotov ecc.) fa preso la differenza, il tutto all’interno di un comparto sonoro credibile.

La modalità a un giocatore non conosce tempi morti. Niko instaura senza sosta nuove relazioni grazie al suo telefonino grazie al quale può chiamare chiunque e quando vuole per fissare degli appuntamenti o uscire a divertirsi. Può anche comporre il 911 e chiamare l’ambulanza, i pompieri, i poliziotti nel luogo in cui si trova. Le missioni principali (assassini, protezioni, consegne, ecc.) godono di una varietà fenomenale che farà la fortuna del giocatore. Al momento giusto, Niko dovrà usare anche gli internet cafè per contattare i suoi amici o utilizzarei compiter dei veicoli della polizia per rintracciare il suo prossimo bersaglio. Alcune missioni diventeranno culto. Si pensi per esempio agli inseguimenti in moto nella metro o alle sparatorie facenti seguito a una rapina di banca a la H.E.A.T.. In parallelo, sono in programma un pacchetto di missioni secondarie.
Fra queste, si nota ugualmente la possibilità di uscire con le ragazze incontrate su Internet, e di portarle a bere un bicchiere al bar, assistere allo spettacolo di cabaret, giocare a bowling, a freccette, a biliardo…

Ma GTA IV è anche una modalità multigiocatore completissima che prolunga l’avventura per le strade di Liberty City. GTA IV rappresenta l’apertura della serie al gioco ondine. In totale, ai possessori di un acconto in rete si offrono non meno di quindici modalità differenti. Sino a sedici giocatori possono prendere parte ai deathmatch (da soli o in squadra), a degli inseguimenti guardie-e-ladri, ai furti d’auto (bisogna che voi rubiate un tipo preciso di macchina prima degli altri), a delle corse di strada, a delle guerredi territorio e a tante altre modalità nelle quali sono stabilite un certo numero di regole e condizioni. Ad esempio, potrà essere chiesto ai giocatori di scegliere il luogo della partita, la sua durata, le armi permesse, il tipo di mira (automatica o manuale), la presenzao meno della polizia, la densità del traffico e un sacco di altri parametri. Il giocatore può anche scegliere il look del suo personaggio, dal sesso ai lineamenti passando per il vestiario e gli accessori, benché le scelte di base rimangano ristrette a questo livello qua. Questo per cercare il pelo nell’uovo: il multiplayer non è meno che eccellente, sulla falsariga del resto del gioco.


Nota del traduttore:
Una recensione molto scolastica per un gioco totale. Meno distrazioni dal plot principale rispetto a San Andreas ma più sostanza, anche negli extra. La parte online è la ciliegina sulla torta.

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