lundi 9 juin 2008

Io traduco - Intro


Sono stato un po' assente, me ne rendo conto.
Mi scuso con ciascuna delle mie personalità.
E' stato un periodo di spostamenti, sogni sgretolati, pacchi da imballare, progetti nebulosi e pratiche burocratiche da esaurire che hanno ridotto sul lastrico la mia vena scribacchina. Ad onor del vero qualcosa ho scritto ma ho preferito chiudere le carte in un cassetto. Sai quando rileggi e ti fa schifo? Ecco. Oppure quando rileggi e non ti ci specchi. E ancora. Quando appoggi la penna e nessuna delle tue personalità vi si concilia: finiscono per prendersi a roncolate addossandosi le vicende a vicenda. Non voglio che le mie personalità litighino per un pezzo di carta. Presto si calmeranno e quando capiranno che non voglio soddisfare nessuno nè tantomeno guadagnarmi la quiete tentando di inquadrarle, quello sarà il momento di aprire il cassetto. Tempo al tempo.
Nel frattanto, mi diletto con la traduzione. Da Cagliari, impegno il tempo inutile in vista di settembre, quando tante cose potranno cambiare. Proverò a entrare alla scuola di traduttori di Trieste come ultima spiaggia. La penultima mi attende questa estate in riva al mar.
Una nuova rubrica del blog, dove articoli francesi e inglesi trovano un piccolo sfogo biancorossoverde. Gli argomenti saranno dei più diversi, il criterio di scelta dei più abusati: l'interesse personale. Banale. Ma provateci voi a scrivere pressati dai desideri di mille personalità in conflitto. C'è da diventar matti.

Nella foto in alto, la prima immagine che ho trovato.

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