jeudi 22 novembre 2007

Album giallo - Intro


In classe mia, alle medie, c'era Mirkollesettebugie.
Lui era chiamato così perchè se non ne diceva una si sentiva male. Aveva gli occhiali e il fare da bullo.
Mirkollesettebugie sapeva il fatto suo e non improvvisava mai se non ispirato dal suo talento innato: non era uno di quei cazzeri che amano la quantità fino a non potere più essere presi sul serio.
Lui puntava tutto sulla qualità, come i grandi maestri del genere, e le sue erano bugie con in più la carica onirica e persuasiva delle favole. Le sue verità, una volta smascherate erano talmente affascinanti che il passo successivo non era la bugia ma la leggenda. Mi chiedo se esagero. Le leggende sono roba di millenni fa, secoli se sono fresche di nomina, non si scomodano mica per Mirkollesettebugie che ora ha la mia età.
Certo, esistono le 'leggende viventi', ma francamente quello è un appellativo che sento riferito solo a qualche mito dello spettacolo, del cinema o della musica...non ha niente a che fare con Mirkollesettebugie.
Ad ogni modo, io lo conoscevo da quando si chiamava solo Mirko e di bugie ne diceva già tante.
Mirkollesettebugie sosteneva di avere il padre finanziere e un rottweiler feroce in giardino, quando in realtà abitava in un bilocale in Via Righi al C.E.P, il babbo era guardia giurata all'ipermercato di zona e il mastino uno spelacchiato pastore tedesco: io ci ho creduto per anni e un po' lo invidiavo.
Insieme però formavamo un duo imbattibile nelle gare di pallacanestro durante la ricreazione: se tirare la palla di scotch e carta dal secondo banco verso il cestino dei rifiuti ti dava due punti, dal terzo te ne dava tre. Il tiro da cinque punti lo potevi ottenere tirando dall'angolo opposto dell'aula, ma era come lanciare una preghiera in cielo. No, non era proprio pallacanestro e anzi sembra una puttanata, lo ammetto, invece per un anno e più metà della classe era divisa in squadre da due. Tornei, competizione, statistiche al tiro, calci di frustrazione... era una roba seria. Ma sto divagando: l'album giallo è un libro di storie noiose, una carrellata di paesaggi spogli e uno sguardo su dei personaggi trascurabili. Per questo motivo ogni tanto parlo d'altro.

Nella foto in alto: la copertina.

Fast-Forward: Album Giallo - Marioggatto

Aucun commentaire: