mardi 20 novembre 2007

Le vie del Signore sono infinite


Beato lui che ne ha così tante: le mie in questo momento si riducono a due e non sono neanche asfaltate.
Credo che a venticinque anni sia arrivato il momento giusto per seguire l'istinto senza voltarsi, quell'istinto però che però a volte si camuffa con la stravaganza e allora è complicato lasciarsi trascinare. Capire cosa sussurra nel suo linguaggio Morse fatto di fitte al cuore dall'intensità variabile.
Mi ha appena chiamato mio padre e gli ho spiegato che qui, forse, non ho più stimoli. Studiare non mi realizza e dare esami è divenuto come il trascinare pietre su pietre per costruire una piramide dall'utilità dubbia. Allora come comportarsi? Rinunciare per fare cosa? Lavorare, ma dove?
Buttare all'aria anni di studio per accontentarsi, sacrificare la laurea sull'altare dell'indipendenza economica o attendere in cerca di nuovi pungoli? Intanto, metto in standby e lascio la batteria a caricare.

Nella foto in alto: un tentativo vano.

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