Chiudono la curva. Puniscono un essere inanimato. Come se un ospite indisciplinato non venisse cacciato di casa ma buttata fuori la sedia dov'era seduto.
Via San Fermo è dove abitano i più bei ricordi.
E' una piccola via di periferia, confusa fra tante tonalità di grigio che avvolgono l'aria, poco frequentata e dove l'unica attività commerciale è rappresentata da una discreta officina meccanica.
Ma è anche il teatro delle ore più felici, quando non te ne importava niente. Perchè la maglietta era sporca. Perchè tutto era facile. Perchè il domani non era mai un problema.
Non sono più tornato lì; succede che quando percorro le vie laterali la avverto da lontano riflessa sui palazzi che si stagliano alti e mi crogiolo, nella durata di un istante esito infinite volte se tuffarmi per poi stare mille ore a mollo in acque placide, ore per capire quale minimo dettaglio sia mai cambiato, ore per lasciarsi travolgere da visi dimenticati e giornate importanti che rivivano davanti a me come il più bel film mai girato. In realtà accade che sospiro e me ne vado, le ho sempre voltato le spalle. Potrei svilirne il colore, ne ho paura. Ma ogni volta avverto i ricordi affiorare, spingere per uscire, bramosi di diventare reali...
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